Smartband: a cosa serve e quale comprare

Le smartband sono ormai dei device di ampia diffusione, anche se fino a poco tempo fa nessuno sapeva a cosa servissero. Rispetto ad altri dispositivi wearable sono tra i più diffusi, per la facilità di utilizzo ma anche per la loro versatilità.

Cos’è una smartband


Una smartband è una sorta di piccolo dispositivo a braccialetto, munito di una serie di sensori, che consentono di monitorare l’attività quotidiana. Questi comodi bracciali si possono tenere indossati per l’intera giornata, in modo che valutino quanto camminiamo, la qualità del sonno, il tipo di movimento che facciamo. Molti modelli si possono anche interfacciare con lo smartphone sul quale, tramite apposite applicazioni, è possibile valutare l’attività fisica e così strutturare un allenamento o valutare una lunga serie di fattori che riguardano sia lo sport sia il benessere.

Chi utilizza una smartband


Inizialmente le smartband sono state ideate per lo sportivo. Tramite i sensori presenti sul braccialetto infatti è possibile monitorare qualsiasi attività fisica, valutandone l’efficacia, la durata, il percorso seguito e così via. Oggi però sono sempre di più le persone che indossano questi braccialetti in ogni momento della giornata. Certo perché consentono di monitorare i movimenti e il battito cardiaco mentre si dorme, per valutare se il sonno è veramente efficace o meno; oppure permettono di valutare quanti passi si percorrono in una normale giornata lavorativa in ufficio. Per questo tipo di attività sono disponibili smartband a basso prezzo, pratiche ma senza troppe caratteristiche, che potrebbero renderle eccessivamente complesse da utilizzare. Altri modelli sono invece pensati appositamente per lo sportivo, hanno quindi peculiarità che le rendono più versatili. Ad esempio si può leggere la recensione di un buon modello di smartband sul sito xiaomitoday.it.

Non solo sensori


La principale peculiarità di una smartband è il fatto di avere una serie di sensori al suo interno, che permettono di monitorare l’attività quotidiana. Non tutte però sono uguali, alcune hanno il sensore di movimento, che conta quanti passi facciamo e la nostra velocità. Altre hanno anche il GPS, che verifica il nostro percorso sulla mappa. Altre ancora hanno anche un dispositivo per il controllo del battito cardiaco. Chi necessita di una smartband per lo sport dovrebbe sceglierne un modello che abbia tutti i sensori possibili, in modo da poter sfruttare i dati raccolti per Applicazioni come endomondo o Runtastic, che verificano l’allenamento quotidiano, indicando anche quante calorie si sono bruciate, l’attività aerobica ed anaerobica e così via.

Resistente all’acqua?


Quasi tutti i modelli di smartband oggi disponibili sul mercato sono resistenti all’acqua. Dipende però da caso a caso quale sia il tipo di resistenza possibile. Alcuni modelli sono semplicemente resistenti agli schizzi di acqua e al sudore; del resto se si tiene il dispositivo indossato quando si va a correre è quasi impossibile mantenerlo lontano dal sudore della pelle. Ci sono però anche modelli che si possono indossare anche sotto la doccia e altri che non temono di essere immersi in piscina o al mare. Per un utilizzo intensivo è consigliabile scegliere una smartband con elevata resistenza all’acqua, ma anche alla polvere e alle intemperie. Questo per consentirne l’utilizzo quotidiano in ogni condizione possibile, senza doversi spaventare in nessuna situazione. Per chi si allena del resto è abbastanza normale aver bisogno del dispositivo anche mentre si nuota, o anche in situazioni con pioggia, neve o vento. La resistenza di un dispositivo vien indicata dalla sigla IP, International Protection, seguita da un numero. Il primo numero della cifra indica la resistenza all’aggressione da parte di corpuscoli, quindi polvere e corpi solidi di varie dimensioni. Il secondo numero indica invece la resistenza ai liquidi. Ad oggi il massimo della resistenza si indica con la sigla IP69.

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