Le strategie di breakout sono alcune delle più note nel mondo del trading online, e riguardano l’azione legata al raggiungimento di un livello di prezzo specificato sul grafico, con un volume di rilievo. Il trader che vuole agire in breakout entra dunque in una posizione long (cioè, di acquisto sull’asset di riferimento) dopo che l’asset rompe al di sopra della resistenza. In alternativa, si entra in una posizione short (cioè, di vendita sull’asset di riferimento) una volta che lo stock si rompe al di sotto del supporto.
Dopo che un asset o un titolo viene scambiato oltre la barriera di prezzo specificata, la volatilità di solito aumenta e i prezzi tendono spesso nella direzione del breakout. Naturalmente, è necessario trovare lo strumento giusto per fare trading. Nel fare ciò, si tengano a mente i livelli di supporto e di resistenza dell’asset: più frequentemente il prezzo tende a colpire questi punti, più sono convalidati e importanti tali segnali (e, insomma, meno saranno soggetti a falsi segnali).
La strategia del breakout impone pertanto di stabilire punti di ingresso e di uscita in maniera piuttosto accorta. Per esempio, occorrerà stabilire prezzi impostati per chiudere sopra i livelli di resistenza, che richiedono una posizione ribassista, e prezzi impostati per chiudere al di sotto di un livello di supporto, che invece necessitano di una posizione rialzista.
Per poter realizzare tale strategia sarà preferibile cercare di analizzare i recenti risultati dell’asset, al fine di stabilire un obiettivo di prezzo ragionevole. L’utilizzo di modelli grafici renderà questo processo ancora più accurato e semplice: sarà possibile ad esempio calcolare le recenti oscillazioni medie dei prezzi per creare un target, tanto che se – ad esempio – l’oscillazione del prezzo medio è stata di 3 punti sulle ultime diverse oscillazioni di prezzo, ciò sarebbe un obiettivo ragionevole. Una volta raggiunto quell’obiettivo si può uscire dal trade e godersi il meritato profitto!