Sono globalmente soddisfacenti le nuove indagini sul livello di fiducia in Europa. Di fatti, dopo che lo ZEW in Germania ha raggiunto un nuovo livello massimo nel corso del mese di novembre, la pubblicazione delle indagini di fiducia è proseguita a livello aggregato per la zona euro con elementi sostanzialmente soddisfacenti, stimano gli analisti.
Salvo sorprese, dal lato delle famiglie la stima preliminare dell’indice della Commissione Europea per i consumatori dovrebbe confermarsi stabile a -1,0 punti nel mese di novembre, dopo due mesi di costanti aumenti. Qualora venisse effettivamente così confermato, il dato lascerebbe la misura al di sopra della media di lungo termine.
Di contro, dovrebbero altresì giungere delle indicazioni stabili dal lato delle imprese, con
L’indice PMI composito visto invariato a 56,0 punti nel mese di novembre a fronte di movimenti opposti per le due componenti. Se infatti da una parte il PMI manifatturiero è stimato in lieve rallentamento da 58,5 punti a 58,2 punti dopo tre mesi di continui aumenti, quello per i servizi dovrebbe accelerare moderatamente da 55,0 punti a 55,2 punti dopo il calo di quasi un punto del mese scorso. A
Per quanto concerne i contributi delle singole azioni, il PMI composito tedesco dovrebbe risultare poco mosso, così come quello francese, ma in ogni caso ben al di sopra della soglia di 50 punti, il livello che distingue le fasi espansive da quelle recessive. Anche le indagini degli istituti di statistica nazionali dovrebbero confermare la fiducia INSEE per le imprese manifatturiere francesi invariata a 111 punti in novembre, mentre il sondaggio IFO in Germania dovrebbe risultare poco mosso a 116,6 punti.