Come intuibile nello scenario che si è andato a delineare, i listini europei hanno aperto pesantemente negativi in mattinata, come reazione immediata dell’elezione di Donald Trump, il candidato repubblicano, alla Presidenza degli Stati Uniti; i mercati temono soprattutto forti contraccolpi sul commercio internazionale sulla base dei programmi elettorali presentati durante la campagna.
Nelle prime battute, i principali listini europei registrano flessioni in media superiori al 2 per cento, con il FTSEMIB che accusa la variazione peggiore date le forti pressioni in vendita sui titoli Bancari. L’indice domestico sembra comunque trovare sostegno sul minimo della scorsa settimana, in corrispondenza dell’area supportiva di maggiore valenza posta a 16.200-16.100 punti: la tenuta di tali livelli potrebbe rappresentare un primo importante segnale di reazione. In giornata i listini hanno tuttavia virato in territorio nettamente positivo, con un segnale molto chiaro di quel che sta accadendo.