Stando agli ultimi aggiornamenti statistici disponibili negli USA, la fiducia dei consumatori statunitensi, rilevata dal Conference Board ad aprile, è diminuita in maniera modesta a 120,3 punti da 124,9 punti risalenti all’update relativo al mese di marzo. La correzione riguarda sia l’indice corrente (a 140,6 punti da 143,9 punti) che quello delle aspettative (a 106,7 punti da 112,3 punti). Ad ogni modo, il calo non può modificare il buon quadro di riferimento, con la fiducia che rimane su livelli storicamente molto elevati, coerenti con una dinamica dei consumi compresa fra il 2 e il 3 per cento annuo.
Sempre in relazione agli ultimi aggiornamenti statistici pubblicati, evidenziamo come le vendite di case nuove negli Stati Uniti nel corso del mese di marzo siano cresciute a 621 mila unità da 587 mila unità di febbraio, confermando il trend positivo del mercato immobiliare residenziale.
Rileviamo infine che l’amministrazione Trump ha notificato al Canada l’intenzione di imporre una tariffa retroattiva del 20 per cento sulle importazioni di legname, utilizzato prevalentemente per la costruzione di case, facendo seguito a una disputa commerciale aperta da lungo tempo. Le tariffe riguarderebbero circa 5 miliardi di dollari di importazioni, e ad ogni modo non sarà immediatamente applicabile ,visto e considerato che richiede ancora diversi passaggi formali e sostanziali, fra cui un rapporto che provi il danno arrecato all’industria del legname in USA.
Ad ogni modo, è chiaro come un simile atteggiamento non può che essere inteso come un evidente segnale della volontà dell’Amministrazione di rinegoziare il NAFTA da una posizione di forza anche con il Canada.
Vedremo dunque nelle prossime settimane quali saranno i passi in avanti compiuti in tal senso, e come andranno (forse) a mutare i rapporti tra le due economie del Nord America.