Nel corso dei mesi passati l’INPDAP, l’ente che si occupava degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici, è stato assorbito dall’INPS. L’assorbimento ha spostato presso questo Ente la gestione dei cosiddetti prestiti INPDAP, che oggi sono ancora richiedibili da parte di tutti i dipendenti e pensionati pubblici, di qualsiasi ente o azienda, che siano iscritti alla Gestione del Credito per i Dipendenti Pubblici.
Che tipo di prestito
I Prestiti INPDAP, o più correttamente ex INPDAP, sono gestiti dall’INPS; o anche da enti creditizi che fungono da tramite tra l’INPS e il richiedente. I fondi che servono per questi prestiti sono stanziati semestralmente dall’INSP stesso. Se i fondi sono ancora disponibili al momento della richiesta di prestito, il lavoratore o il pensionato riceverà sicuramente quanto richiesto. In caso contrario la sua domanda sarà posizionata all’interno di una lista d’attesa per il successivo stanziamento. Il prestito INPDAP può ammontare ad una cifra pari ad un numero di stipendi, o di assegni pensionistici, che va da 21 a 8, restituibili in numero di rate che va da 12 a 48. A una maggiore durata corrisponde un prestito maggiore, quindi si possono restituire i presiti pari a 1 o 2 mensilità in 12 rate, mentre per quelli che comprendono 8 mensilità si potranno restituire in 48 rate. Questi finanziamenti sono anche detti piccoli prestiti; per chi necessita di cifre maggiori è possibile richiedere mutui per l’acquisto di beni, ad esempio per l’abitazione di famiglia.
Chi può richiedere il prestito INPDAP
I prestiti INPDAP possono essere richiesti da qualsiasi dipendente pubblico in servizio da almeno 3 anni e da qualsiasi pensionato di un ente pubblico, azienda, ministero, ospedale, scuola, e così via. Nel caso in cui si sia in possesso di un contratto a tempo determinato, le rate di restituzione del prestito dovranno terminare prima del contratto di lavoro con l’ente pubblico. In genere i piccoli prestiti sono accettati in tempi brevi, e sono concessi a qualsiasi lavoratore o pensionato. Nel caso di mutui per cifre di maggiore entità è necessario che il pensionato abbia un’età inferiore ai 75 anni, ma occorre valutare caso per caso.
Come richiedere un prestito
I piccoli prestiti INPDAP si richiedono direttamente attraverso la modulistica presente sul sito dell’INPS. Il lavoratore può anche richiedere questo tipo di prestiti direttamente al suo datore di lavoro. Per i mutui il metodo è lo stesso, ma volendo ci si può rivolgere anche presso un istituto finanziario che si occupa di questo tipo di finanziamenti.