Pfizer, il noto gruppo farmaceutico statunitense, ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre 2017 con utili sopra le attese. I risultati sono tuttavia stati complessivamente piuttosto contrastanti, e non totalmente in grado di soddisfare gli analisti.
Più nel dettaglio, la società ha annunciato di aver mandato in archivio i risultati del primo trimestre 2018 con profitti netti al di sopra delle attese, ma ha deluso sul fronte del fatturato, a causa della scadenza dell’esclusiva su alcuni farmaci.
Nel periodo considerato, infatti, l’utile netto è salito su base annua del 3 per cento a quota 3,03 miliardi di dollari; il dato per azione, al netto delle componenti straordinarie, si è attestato così a 0,69 dollari, superando le principali attese di mercato ferme a 0,67 dollari per azione. Di contro, il fatturato è sceso del 2 per cento a quota 12,78 miliardi di dollari, contro i 13,07 miliardi di dollari che erano stati stimati dalla maggioranza degli analisti.
Per quanto concerne i dettagli commerciali, le vendite del vaccino di punta della società, il Prevnar 13, si sono attestate a 1,39 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 1,5 miliardi di dollari che erano stati conseguiti nello stesso periodo del precedente esercizio. Relativamente all’outlook per l’intero esercizio, Pfizer si attende un utile per azione compreso tra 2,5 dollari e 2,6 dollari, a fronte di ricavi nel range di 52 – 54 miliardi di dollari.
Gli analisti ritengono che gli obiettivi posti dal management societario siano piuttosto sostenibili, e che dunque siano tangibili le possibilità che effettivamente la società riesca a conseguire i target preposti nelle modalità e nei tempi che sono stati ora ricordati. Vedremo se, a cominciare dal prossimo trimestre, sarà effettivamente così!