è un prestito finalizzato all’acquisto di un bene, con pagamento a medio o lungo termine. Viene comunemente chiamato mutuo il finanziamento per l’acquisto della prima casa, ma è un mutuo anche quello per la macchina o per saldare il conto del dentista o delle vacanze estive. I vantaggi del mutuo sulla casa sono dovuti al fatto che l’istituto di credito cui viene richiesto ha come garanzia del prestito lo stesso immobile acquistato dai suoi clienti. Questo permette alla banca di diminuire i tassi di interesse, in quanto ha una certa sicurezza di poter riottenere i soldi prestati al cliente, tramite iv versamenti periodici o, alla peggio, la vendita dell’immobile.
Diversi tipi di mutuo
Non tutti i mutui sono uguali, come possiamo leggere anche sulle interessanti guide presenti sul sito https://www.prodottifinanziari.it/. Il tasso di interesse garantito da un istituto finanziario è correlato al costo del denaro nel periodo storico in atto, e ai tassi di interesse applicati dalle banche centrali. Per questo motivo le differenze tra gli interessi applicati tra diverse banche sono in genere minime. Ciò che differisce sono in genere i servizi aggiuntivi, che possono essere più o meno interessanti a seconda del cliente che li stipula. Ad esempio alcune banche offrono la possibilità di saltare una rata, una volta all’anno o anche meno. In caso di mancanza di liquidità il cliente può appigliarsi a tale opzione evitando così di essere indicato come insolvente. Altre banche propongono di poter ricalcolare periodicamente il mutuo, in modo da poter modificare la rata nel corso del tempo. Per un cliente giovane questa opzione è molto interessante: le prime rate saranno basse, pagabili anche da parte di un lavoratore precario; con il passare degli anni, migliorando la posizione lavorativa, si potranno saldare rate sempre più alte, abbreviando la durata del mutuo.
Tasso fisso o variabile
L’altra differenza principale tra i tipi di mutuo riguarda gli interessi, che possono essere calcolati con tasso fisso o variabile. Il tasso fisso è calcolato nel momento in cui si accende il mutuo, e rimarrà tale per tutta la durata dell’ammortamento. In genere è sconsigliato in quei periodi in cui il denaro ha un costo molto elevato, perché tale caratteristica potrebbe variare ampiamente nel corso dei decenni. Il tasso variabile in questi casi è la scelta migliore: ogni 5 anni si riconsidera il tasso di interessi. Al giorno d’oggi però il costo del denaro è molto basso, cosa che porta molti a prediligere i mutui a tasso fisso.