I contribuenti italiani possono detrarre le spese mediche direttamente dalla dichiarazione dei redditi; chiaramente si considerano solo le spese sostenute durante l’anno per cui si stanno pagando le tasse, quindi per la dichiarazione dei redditi effettuata nel 2016 si possono detrarre le spese mediche del 2015, a patto che l’ammontare superi i 129,11 euro; la spesa massima detraibile è di 2840,5q euro.
Quali spese mediche
Sono detraibili dall’imponibile IRPEF tutte le spese mediche del contribuente e delle persone a suo carico, come ad esempio il coniuge e gli eventuali figli. Si possono detrarre le spese sostenute per qualsiasi tipo di servizio correlato alla salute, come ad esempio l’acquisto di farmaci e protesi dentarie. È possibile richiedere però l’esenzione anche per prestazioni mediche div ario genere, come cure termali, massaggi, fisioterapia o anche per le spese sostenute per le visite stesse. Tra i farmaci si devono considerare tutti i prodotti venduti in farmacia che contengono principi attivi curativi, quindi non rientrano in questa categoria gli alimenti per bambini, o alcuni tipi di integratori per lo sport. La detrazione si può richiedere indipendentemente dal fatto che tali farmaci siano stati acquistati dietro prescrizione medica o per iniziativa autonoma del contribuente.
Come si calcola la detrazione
Calcolare le Detrazioni Fiscali di cui si può beneficiare non è mai semplice. Nel caso di farmaci e spese mediche si tratta del 19% del totale delle spese sostenute, se tali spese sono superiori a 129,11 euro. Per effettuare il calcolo è necessario avere a disposizione le fatture o gli scontrini che comprovano le spese, che riportino al loro interno il codice fiscale del contribuente. A tale scopo quando si effettua un pagamento di tipo medico sanitario è importante presentare la propria tessera sanitaria, anche in farmacia. Raggruppate tutti documenti di spesa riguardanti l’anno in questione si sommano le cifre presenti, comprensive di IVA; se superano i 129,11 euro si calcola il 19% e questa sarà la cifra detraibile dall’imponibile IRPEF. Fino al 2016 era necessario conservare tutte le ricevute di pagamento; oggi invece non esiste più tale obbligo, anche se è consigliabile farlo, in modo da effettuare un calcolo più rapido di quanto è possibile detrarre. Secondo la Legge di stabilità infatti sono le strutture medico sanitarie che devono presentare la documentazione che riguarda le spese sostenute da parte dei contribuenti italiani, collegandole alle singole Tessere Sanitarie.