Si avvicinano i termini entro cui la manovra economica del governo sarà approvata e con essa anche i termini per poter richiedere e ottenere l’APE, l’anticipo pensionistico. I cambiamenti del mondo moderno e del sistema pensionistico italiano continuano a cozzare con la realtà di persone che svolgono lavori gravosi, che risultavano disoccupati dopo il 60 anni di età o che lavorano si dalla tenera età; questo costringe il giorno ad inserire periodicamente delle manovre correttive, in cui si tiene conto di alcuni casi particolari in cui è possibile richiedere la pensione anticipata.
Cos’è l’APE
La pensione di vecchiaia oggi si può ottenere a partire dai 66 anni, per gli uomini, e dei 62 anni, per le donne, con un minimo di 20 anni di contributi. L’APE, o Anticipo pensionistico, è la possibilità di richiedere la pensione anticipata. Grazie all’APE gli aventi diritto possono ottenere una pensione anticipata sotto forma di prestito da parte di banche e assicurazioni, che sarà erogato attraverso l’INPS. Tale prestito dovrà essere restituito con piccole rate prelevate dalla pensione effettiva, a partire dal primo anno in cui si comincerà ad ottenere tale assegno. In pratica si ottiene un prestito mensile per gli anni che mancano alla pensione; quando si raggiungerà l’età adatta a ricevere la pensione di vecchiaia si restituirà quanto ottenuto in precedenza.
Quali lavoratori
Non tutti i lavoratori possono richiedere l’APE. Prima di tutto possono richiedere tale trattamento solo i lavoratori che hanno maturato una pensione non inferiore ad un dato valore; si deve considerare che il prestito sarà soggetto ad assicurazione, quindi in caso di decesso la restituzione di quanto avuto non graverà sulla pensione di reversibilità da versare al coniuge o agli altri aventi diritto.
L’APE agevolato
Utilizzare l’APE porta ad ottenere una pensione ridotta rispetto a quella maturata, in quanto una certa percentuale sarà impiegata per restituire il prestito ottenuto. Per evitare che questo gravi su alcune categorie sociali il governo ha ideato il concetto di APE agevolato; questo non è altro che un trattamento di favore attuato per alcune categorie sociali: lo stato si occuperà di restituire il prestito ottenuto dal lavoratore, che quindi potrà godere appieno della sua pensione. Tali categorie individuate sono 4: soggetti disoccupati e privi di reddito; soggetti che praticano attività pericolose, gravose o pesanti; soggetti con particolari malattie; soggetti che hanno condizioni familiari particolarmente pesanti, come ad esempio la presenza in casa di familiari affetti da disabilità grave.