Il gruppo creditizio britannico HSBC ha archiviato il quarto trimestre dell’anno con un livello di utile netto che è stato rilevato come inferiore alle attese dei principali analisti finanziari. Per quanto attiene le cause di questo abbassamento eccessivo del profitto, la determinante più importante sembra essere l’inatteso calo dei ricavi.
Nel dettaglio, il risultato, rettificato per le componenti straordinarie, è salito su base annua del 39 per cento a 2,62 miliardi di dollari, giungendo così ben al di sotto delle stime di consenso che invece puntavano al conseguimento di un valore di 3,78 miliardi di dollari. Passando ai ricavi, il fatturato si è attestato a quota 11 miliardi di dollari, e dunque in calo su base annua del 3 per cento: anche in questo caso, il livello finale d’anno sembra essersi posto al di sotto di quanto atteso dal mercato (12,4 miliardi di dollari).
Per quanto poi concerne i profitti delle quattro principali divisioni operative e delle cinque aree geografiche sono scesi al di sotto delle stime di consenso. A livello patrimoniale, infine, il coefficiente Core Tier 1 si è attestato al 13,6 per cento, contro il 13,9 per cento relativo alla fine del mese settembre. Il Gruppo creditizio ha altresì annunciato di voler intensificare il processo di contenimento dei costi, portando l’obiettivo da 1 miliardo di dollari a 6 miliardi di dollari di risparmi: si tratta di uno sviluppo particolarmente ambizioso e ottimistico del contenimento dei costi e delle spese, che vedremo se nei prossimi mesi partirà con il giusto impulso o, come sostengono alcuni analisti, si tramuterà in un target eccessivamente elevato per il piano che l’istituto di credito britannico ha scelto di porsi.