Anche se le famiglie italiane sono mediamente più attente a tutelare i propri bambini dal sole, le statistiche più recenti ci dicono che ancora oggi un bambino su quattro riporta almeno una scottatura solare durante la propria vita e quasi due su dieci non utilizzano creme o cappellini per proteggersi dai danni dei raggi ultravioletti.
I risultati, ottenuti mediante uno studio promosso dall’Intergruppo per il Melanoma (IMI) e dal Centro Studi GISED, permettono di comprendere le abitudini estive di famiglie e ragazzi, e sensibilizzare entrambi sulla necessità e sull’importanza di evitare le scottature solari per poter prevenire il melanoma, sempre più diffuso in tutta Italia, considerato che questo tipo di tumore della pelle è praticamente raddoppiato nell’ultimo decennio, con un’incidenza prevalente fra i giovani.
A confermarlo sulle pagine del quotidiano La Repubblica è Paola Queirolo, ideatrice della campagna ‘Il sole per amico’ dell’UOC oncologia medica dell’IRCCS-AOU San Martino di Genova, che ricorda come oggi si viaggi a un ritmo di oltre 13.000 nuovi casi di melanoma ogni anno, contro i 6.800 di appena dieci anni fa.
Ne è derivato che il melanoma è diventato il secondo tumore per incidenza tra gli uomini e il terzo per incidenza tra le donne sotto i 50 anni. Ma quali sono i soggetti maggiormente a rischio? Secondo le indagini, i candidati – purtroppo – ideali, sarebbero coloro che hanno un fototipo chiaro e che, dal punto di vista biologico, vedono il melanocita (che è la cellula responsabile del colore della pelle) predisposto a trasformarsi. Nell’ipotesi in cui, in un simile contesto, dovesse cambiare l’equilibrio biologico, con particolare riferimento all’abbassamento delle difese immunitarie e alle scottature solari di cui si è detto, il melanocita si trasforma in melanoma.
Tornando alle statistiche annunciate, emerge come anche se l’85 per cento dei bambini utilizza creme solari ad alto schermo, il 73 per cento il cappellino, il 73 per cento la maglietta e il 54 per cento occhiali da sole, c’è anche un restante 25 per cento che non utilizza alcuna protezione. Rispetto a quanto evidenziava uno studio similare, effettuato dieci anni fa, oggi le famiglie italiane sono però sicuramente più attente sul fronte della prevenzione. Ne deriva che negli ultimi 15 anni è diminuito il numero di scottature dal 13,8 per cento al 9,4 per cento ed è aumentato l’uso di forme di protezione dal sole come magliette e creme. Tanto, però, rimane da fare…