Il trattamento per la carenza di vitamina D… comporta intuibilmente l’assunzione di più vitamina D, mediante la dieta e attraverso l’uso di appositi integratori. Sebbene non vi sia uno specifico consenso sui livelli di vitamina D necessari per una salute ottimale – e probabilmente differisce a seconda dell’età e delle condizioni di salute – è noto che una concentrazione inferiore a 20 nanogrammi per millilitro è generalmente considerata inadeguata e richiede dunque un trattamento correttivo, al fine di garantire al proprio organismo il meritato benessere.
Si tenga conto che le linee guida internazionali degli istituti di medicina hanno aumentato da tempo l’indennità dietetica raccomandata (RDA) di vitamina D a 600 unità internazionali (UI) per tutti coloro che hanno un’età compresa tra 1 e 70 anni e l’hanno portata a 800 UI per gli adulti di età superiore ai 70 anni per ottimizzare la salute delle ossa. Anche il limite superiore di sicurezza è stato elevato a 4.000 UI, anche se i medici possono prescrivere più di 4.000 UI per correggere una carenza di vitamina D.
Pertanto, se non passate molto tempo al sole o se state sempre attenti a coprire la pelle (la protezione solare inibisce la produzione di vitamina D), dovreste parlare con il vostro medico circa la possibilità di procedere con l’assunzione di un integratore di vitamina D, in particolare se soffrite di fattori di rischio per carenza di questa vitamina.
Parlatene dunque con il vostro medico, poiché una condizione di carenza di vitamina D potrebbe avere seri effetti negativi sulla vostra salute.