In Germania sono calati gli ordini all’industria. Stando agli ultimi dati ufficiali statistici elaborati in quel di Berlino, infatti, nel mese di gennaio sono diminuiti di -7,4 per cento mese su mese gli ordinativi, e pertanto molto di più di quanto era stato atteso dagli analisti, che invece puntavano a una flessione più contenuta, del -2,5 per cento mese su mese. Alla luce del dato ora elaborato statisticamente, ne risulta che gli ordini sono dinanzi alla più ampia contrazione mensile riscontrata dal 2009 a questa parte, facendo seguito al forte aumento rilevato nel corso del mese precedente, che era concentrato prevalentemente nel comparto dei beni capitali (+9,4 per cento mese su mese), e in particolare verso il resto della zona euro.
Sempre in riferimento al comparto di cui sopra, rileviamo come dai dati statistici sia emerso che nel corso del mese di gennaio si è registrato un calo degli ordini per beni capitali di -9,9 per cento mese su mese, che controbilancia l’incremento che era stato rilevato nel corso dell’aggiornamento risalente al mese di dicembre. Le indagini di fiducia hanno segnalato un calo di domanda a gennaio ma un recupero a febbraio. Secondo gli analisti, il manifatturiero dovrebbe star contribuendo in modo più vivace alla crescita del PIL tedesco.
Infine, notiamo come il Ministero dell’economia abbia ridimensionato la portata della correzione di gennaio sottolineando che la fiducia rimane su livelli elevati e che una riaccelerazione nel manifatturiero rimane lo scenario centrale.
Buona parte della tenuta di queste correzioni sarà ora sperimentata nel corso delle prossime settimane, quando verranno pubblicati i prossimi aggiornamenti relativi all’andamento degli ordinativi, che dovrebbero – sostengono gli analisti – confermare un trend di recupero, facendo pertanto dimenticare il calo record dell’ultimo mese, di cui sopra abbia compiuto un breve cenno.